martedì 1 ottobre 2013

Il wankel, un motore poco conosciuto, molto snobbato ma dalle enormi potenzialità

Arrivando dall'ambiente motoristico dei 2 tempi, il wankel è il motore 4 tempi che più si avvicina, e che per sua natura crea in me un grande interessse, viene definito da molti "lavatrice" inquanto non ha pistoni ma dei rotori che lavorano su un'albero eccentrico seguendo una forma epicicloidale.
Molti meccanici non sanno nemmeno cosa sia, o sapendolo non vogliono metterci mano poichè diverso dal classico motore a pistoni.

Il motore wankel non ha preso piede principalmente per 2 fattori:
- i consumi (sui consumi è vero.. il wankel più benzina gli si dà e più frulla... è un motore Racing)
- la durata (quà si aprono diversi dibattiti... ma il succo della questione è una corretta manutenzione periodica, olio buono e qualche trucchetto)

Io possiedo una mazda Rx8 e una Mazda Rx7 Fd3s del 1993 iscritta asi, su queste macchine mi diverto a "testare" nuove soluzioni sui motori, li preparo e modifico l'erogazione a mio piacimento lavorando sulle luci di aspirazione e luci di scarico


il motore è suddiviso essenzialmente in:
- rotori (l'equivalente dei pistoni), di forma triangolare, con 1 camera di combustione per lato
- housing, l'equivalente del "cilindro" in un motore convenzionale a pistoni
- irons ovvero le facce che chiudono a pacchetto le facce laterali dei rotori
- albero eccentrico su cui lavorano i rotori
- stationary gears, abbinati all'albero eccentrico vincolano il rotore consentendogli un "percorso obbligato e uniforme"

il rotore è suddiviso in:

corpo rotore
ingranaggio
bronzina centrale su cui ruota l'albero eccentrico
e poi la serie di tenute:

- apex (l'elemteno principale di tenuta tra una camera di combustione e l'altra)
- corner seal (che aumentano il potere di tenuta tra apex e side seal)
- side seal (che fungono da tenuta laterale su entrambe le facce del rotore)
- un sistema di mollette che consentono una miglior aderenza dei segmenti
- un sistema di raschiaolio che consentono una perfetta lubrificazione dell'ingranaggio centrale e bronzina

Iniziamo con un basilare rebuild, ovvero "rifare" un motore con bassa compressione (chilometrato o con sedimenti che causano una mancata ermeticità della camera di combustione)

si inizia smontando il cambio e ci si ritrova con un "core" molto compatto e dal peso ridotto, si parla di 100kg per il motore intero


 
 
ecco il motore disassemblato, in questa fase vengono puliti accuratamente i rotori, dopodichè verranno misurate le rollaranze per essere sicuri che vadano bene

 
 ora una carrellata di video illustrativi dove smonto il motore e spiego come pulirlo

 






ora che l'avete visto... mi spiegate cosa si può trovare di complicato in questo motore?
Dopo il motore 2 tempi lo trovo il più semplice dei motori a 4 tempi, niente testa, valvole, bicchierini, cammes e complessi sistemi di distribuzione... nulla di nulla, una semplice luce di aspurazione e una luce di scarico... più semplice di così...


ora parliamo di Performance, il wankel è già un motore molto performante... ma come in tutti i motori non è mai abbastanza, e io faccio aprte di quel gruppo che non son mai soddisfatti della cavalleria...sul wankel valgono tutti i principi di preparazione fluidodinamica, modifica delle luci di scarico ed aspirazione, flussaggio condotti, eliminazione bave di fusione ecc ecc..
le regole basilari sono 2:
- sull'aspirazione NON si adotta mai la lucidatura a specchio, inquanto la fluidodinamica insegna che per avere "l'effetto strato" abbiamo la necessità che si crei una patina sulla quale scorrono più velocemente le miscele aria-benzina polverizzata, sulle aspirazioni l'ideale è sgrossare per bene tutte le superfici, rifinirle in maniera da eliminare tutti i gradini e spigoli vivi e terminare con una pallinatura con microsfere di vetro per parificare le superfici

- sullo scarico si adotta SEMPRE la lucidatura a specchio, inquanto si amplifica la frequenza delle onde sonore, così facendo aumenta la velocità di uscita dei gas di scarico, inoltre una finitura con grado di rugosità prossimo allo 0 o lucidatura a specchio riduce drasticamente la formazione di detriti carbonosi che causano un rallentamento della velocità dei gas di scarico

ora parliamo di porting, ovvero modificare le dimensioni delle luci di scarico ed aspirazione, con questo termine si aprono vari dibatti in merito ma il succo della questione è:

luce più grande = volume di passaggio maggiore miscela aria-benzina, quindi maggiore forza esplosiva e quindi più cavalli:
però intervenendo dulle dimensioni di una luce varia anche un parametro fondamentale, ovvero l'anticipo, pertanto si dovrà uniformare la mappa

nei prossimi giorni continuo la discussione allegando materiale relativo alla preparazione di un motore

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